L’ambiente è un tema che ci sta a cuore. Ecco perché nel 2024 in Metal’s abbiamo deciso di ampliare la nostra Green Mission, avviando due nuovi progetti per la sostenibilità:
- la misurazione della Carbon Footprint per calcolare la quantità diretta e indiretta di anidride carbonica (CO2) che immettiamo nell’atmosfera ogni giorno come azienda;
- la realizzazione di un LCA tool (Life Cycle Assessment), per conoscere l’impatto ambientale dei prodotti realizzati in Metal’s, in tutto il loro ciclo di vita.
Propositi ambiziosi, che abbiamo delineato in dettaglio nel corso della presentazione del piano biennale per lo sviluppo sostenibile, e che ci serviranno per offrire ai nostri clienti e partner la massima trasparenza rispetto alle attività svolte ogni giorno in Metal’s. In questo articolo presentiamo i primi risultati emersi dall’analisi della Carbon Footprint. I dati riguardano le emissioni del 2023 e sono utili per la stesura del piano di sostenibilità. Vediamoli insieme.
Metal’s e l’impegno sostenibile: i risultati delle misurazioni della Carbon Footprint
Come anticipato, la Carbon Footprint ci consente di determinare con esattezza quali sono state le emissioni di CO2 della nostra organizzazione nel corso dell’anno 2023. Il calcolo è fondato sullo standard internazionale “Greenhouse Gas Protocol” (GHGP), ovvero un metodo standardizzato riconosciuto nella “Corporate Standard” che classifica le emissioni aziendali in 3 categorie:
- Scope 1: rappresenta le emissioni dirette dell’azienda in cui si analizzano tutti i dati delle bollette energetiche o delle fatture d’acquisto per calcolare le emissioni generate dall’organizzazione attraverso i processi produttivi e la flotta aziendale.
- Scope 2: rappresenta le emissioni indirette in cui si confrontano i contratti di fornitura e i report GSE (utilizzati negli impianti fotovoltaici) per determinare le emissioni originate da un fornitore esterno.
- Scope 3: in cui si prendono in esame tutte le altre fonti di emissioni indirette di CO2 per la propria categoria di business (tra cui tutta la catena di approvvigionamento, trasporti di merci, viaggi di lavoro, investimenti).
Vediamo quali sono i dati emersi per Metal’s, uno alla volta.
Scope 1: ecco le tonnellate di CO2 prodotte da Metal’s nel 2023
L’elaborazione dei dati per l’anno 2023 ha evidenziato che la nostra azienda, nel 2023, ha emesso 153 tonnellate di CO2. Nel dettaglio si parla di:
- 120 tonnellate di gas naturale;
- 18 tonnellate di benzina per autotrazione;
- 15 tonnellate di diesel per autotrazione.
È dunque il gas naturale, utilizzato per il riscaldamento, a contribuire per il 78% alle emissioni di CO2 di Scope 1.
Scope 2: quali sono i consumi energetici relativi al 2023?
Per misurare l’esatto valore relativo allo Scope 2 sono stati utilizzati due approcci differenti:
- Il Location-Based Approach, un metodo tradizionale in cui si considerano le emissioni del mix energetico della regione in cui ha sede l’azienda (il mix può essere proveniente sia da fonti rinnovabili, oltre che dal nucleare, gas o carbone). Questo approccio ha il vantaggio di essere una corretta rappresentazione dell’energia realmente prelevata dalla rete.
- Il Market-Based Approach, un’alternativa che prende in considerazione solo il mix di energia elettrica del proprio fornitore e non quello della rete elettrica regionale. Questo approccio tiene conto del tipo di energia acquistata, considerando l’eventuale acquisto di energia rinnovabile.
La prima metodologia, in particolare, rappresenta al meglio la provenienza dell’energia prelevata dalla rete, ma non mette in luce le fonti alternative e rinnovabili; viceversa, il secondo sistema di calcolo esalta gli sforzi dell’azienda nei confronti di un’alternativa green, ma non è esaustiva rispetto alle fonti regionali prelevate. Per un risultato più completo, quindi, è bene considerarli entrambi.
In particolare, ciò che emerso dalla Carbon Footprint di Metal’s rispetto allo Scope 2 è che le emissioni relative al 2023 sono:
- 441 tonnellate di CO2 (Location-Based Approach);
- 411 tonnellate di CO2 (Market-Based Approach).
Scope 3: l’acquisto della materia prima è impattante
Come abbiamo anticipato, lo Scope 3 viene effettuato sulla base di parametri che variano in relazione alla tipologia d’azienda. Per quanto riguarda Metal’s i calcoli sono stati suddivisi in due macro-categorie:
- Emissioni Upstream: comprendono le emissioni indirette legate, all’acquisto di beni o servizi (considerando per esempio i trasporti, i rifiuti, gli scarti di produzione, eventuali asset in leasing, i viaggi di lavoro e il trasporto casa-lavoro).
- Emissioni Downstream: incentrati sulle emissioni dei prodotti venduti (includendo, per esempio, il trasporto dei prodotti finiti ai clienti, oltre all’utilizzo dei prodotti venduti, lo smaltimento ed eventuali investimenti).
Per quanto riguarda la nostra organizzazione, in particolare, l’analisi si è concentrata su queste categorie:
- Beni o servizi acquistati
- Beni strumentali
- Attività relative ai combustibili e all’energia
- Trasporto e distribuzione a monte
- Rifiuti e scarti di produzione
- Pendolarismo dei dipendenti
- Trasporto e distribuzione a valle
Da quanto è emerso, a impattare di più sul calcolo delle emissioni di Scope 3 è la categoria Upstream (con un 99.6%). Ecco le percentuali nel dettaglio:
- Beni o servizi acquistati: 89% (per l’acquisto di alcuni beni materiali, come l’acciaio e i materiali ausiliari alla produzione di semilavorati e assiemi complessi)
- Trasporto e distribuzione a monte: 6%
- Pendolarismo dei dipendenti: 3%
- Rifiuti e scarti di produzione, attività relative ai combustibili e all’energia: 2%
La categoria Downstream – che considera solo le attività di trasporto e distribuzione a valle della merce prodotta da Metal’s al cliente – si attesta allo 0.4%.
Soffermandoci sull’analisi dei dati relativi alla categoria Upstream va inoltre precisato che:
- l’acquisto delle materie prime (in particolare l’acciaio inox) ha generato un quantitativo pari a 3010 tonnellate di CO2 (circa l’82%);
- il packaging e i materiali ausiliari (come carta, cartone, legno per bancali, plastica per imballaggi, componenti per gli assiemi, abrasivi per la spazzolatura dell’acciaio, oltre ad attività finanziarie, assicurative, gestionali, servizi, manutenzioni, marketing e lavorazioni conto terzi) impattano il 3% e il 7% sul quantitativo di emissioni legate ai materiali acquistati.
Quali sono le emissioni totali prodotte da Metal’s nel 2023?
Considerando i dati presi in esame finora, emerge che – sommando Scope 1, 2 e 3 – il totale delle emissioni di CO2 generate da Metal’s nel 2023 è di 4,716 tonnellate. Come vanno interpretati questi numeri e cosa si può fare per migliorare? Vediamo qualche ipotesi plausibile, fermo restando che la fattibilità tecnica di queste soluzioni verrà valutata nel piano di sostenibilità che abbiamo programma entro fine anno.
1. Trovare nuove soluzioni per ridurre l’uso di gas naturale
Analizzando i valori emersi dal calcolo delle emissioni di Scope 1 (che provengono principalmente dal gas metano per il riscaldamento e, in parte minore, dalle auto aziendali) risulta che questo dato è comunque contenuto rispetto al totale (si parla di 120 tonnellate di CO2 a fronte delle 4,716 tonnellate totali che includono Scope 1, 2 e 3).
Per migliorare l’efficienza si possono valutare altri sistemi di riscaldamento ecologici per abbattere le emissioni, per esempio, utilizzando pompe di calore elettriche, oltre all’implementazione di un parco auto elettrico o ibrido.
2. Puntare sulle risorse rinnovabili
Le emissioni di Scope 2 calcolate con i due differenti metodi – Location-Based Approach e Market-Based Approach – evidenziano che il mix energetico del fornitore di energia elettrica è già migliore rispetto a quello della rete elettrica nazionale.
È comunque possibile ridurre ulteriormente le emissioni legate all’energia elettrica, installando nuovi impianti fotovoltaici (oltre a quelli già esistenti in Metal’s) o acquistando maggiore energia da fonti rinnovabili.
3. Valutare l’acquisto di materie prime sempre più sostenibili
Per quanto riguarda la nostra azienda, la maggiore fonte di emissioni di CO2 riguarda lo Scope 3. In questo caso, a incidere sulla percentuale finale è l’acquisto dell’acciaio.
Per l’approvvigionamento delle materie prime, in Metal’s ci affidiamo già a fornitori europei, e ad altre realtà molto sensibili al tema della sostenibilità (e che rispecchiano la nostra Green Mission). La nostra intenzione è ridurre i valori emersi nella Carbon Footprint. Per farlo lavoreremo parallelamente su due fronti:
- insieme ai nostri fornitori per identificare i prodotti con l’impatto ambientale minore;
- con i nostri clienti, per far capire l’importanza di un acciaio a basse emissioni e valutare la disponibilità a pagare un sovrapprezzo per ottenere un prodotto sostenibile e rispettoso del pianeta.
Una piccola parentesi, infine, sui rifiuti e gli scarti di produzione (una voce emersa all’interno dello Scope 3). La percentuale di emissioni è molto bassa (il 2%), ma questa categoria è strategica perché, investendo nel materiale di scarto si può costruire un acciaio proveniente da riciclo al fine di ridurre le emissioni, ma anche per incrementare la circolarità dei prodotti.
Anche in questo caso, ogni nostra azione verrà decisa a fine anno, durante la stesura del piano di sostenibilità.
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